Malapunta

Spread the love

Morgan Perdinka, Malapunta, Edizioni XII, 2011.

Recensione di Simone Barcelli

Un uomo con un tragico passato sceglie di vivere in solitudine il resto dei suoi giorni. C’è un’isola a poco più di venti chilometri dalla Corsica, si chiama Malapunta e gli pare un bel posto per consumarsi lentamente, per cercare di raggiungere la persona che ha amato e che il destino s’è portata via.

Ma in quel lembo di terra il tempo perde consistenza, si piega non certo al volere del protagonista bensì alla percezione distorta che lui ha dell’isola e di quel poco che c’è. I

l sogno, o forse l’incubo, s’impadronisce di Nico Marcalli, uscito dalla penna dell’enigmatico Morgan Perdinka, le cui gesta avevamo letto ne “L’estate di Montebuio” di Danilo Arona.

Marcalli è letteralmente travolto dalla trama senza respiro di questo romanzo, così come gli altri pochi attori che stanno attorno a lui, quasi fossero comparse necessarie per far vivere la storia.

È bello perdersi in queste pagine, tra i sogni lucidi (e chi ne esce…) che cancellano lentamente ogni barlume di realtà, almeno fino alle ultime righe ove sembra ristabilirsi un “ordine sparso”.

Il percorso che il lettore dovrà compiere sarà accidentato, ricco di improvvisi colpi di scena che arriveranno quando meno se l’aspetta.

Quando sarete giunti alla fine, anche voi travolti da questo vortice di emozioni, quando vi sarete finalmente ripresi, non potrete fare a meno di cercare quel piccolo puntino nel Mediterraneo, in una qualsiasi carta geografica.

Nulla di più facile che, con un po’ di fortuna (?), riusciate a individuare Malapunta.

Vorrà dire, allora, che il vostro incubo, invece di essere terminato, sarà solo iniziato.

Acquista il libro su Amazon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *